Juric: "Sono dispiaciuto. I tifosi si meritano di più"

7 Ottobre 2023
- Di
Viola Meacci
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Ivan Juric Juventus Torino intervista conferenza Serie A 2023-2024
Tempo di lettura: 3 minuti

CONFERENZA JURIC JUVENTUS TORINO - Queste le parole di Ivan Juric rilasciate al termine della sfida di Serie A tra Juventus e Torino in conferenza stampa e nell’intervista ai microfoni di DAZN. 

Juventus Torino, la conferenza stampa e l’intervista di Juric

"Frustrante è come nato il calcio d'angolo, ci succedono cose difficili da spiegare nei derby. L'approccio era stato giusto, nel secondo tempo abbiamo perso questa palla dietro e sui calci piazzati non abbiamo fatto bene. C'è sicuramente un grandissimo rammarico.

La squadra ha fatto la partita giusta nel primo tempo, togliendo riferimenti e giocando bene. Il secondo si è aperto così e diventa difficile analizzare, poi se la Juve si chiude diventa dura. Non mi aspettavo di prendere gol così, abbiamo regalato il primo calcio d'angolo. Ci sono stati tanti passaggi verso Zapata, Vlasic l'ho visto molto vivo, diciamo che non è stata una grande giornata per l'attacco".

I problemi in attacco

"Non abbiamo sfruttato a dovere delle situazioni, i particolari ci stanno condannando, questo è il calcio. Siamo stati scadenti nelle conclusioni. Contro la Lazio abbiamo giocato con due attaccanti senza creare granché, mi aspetto qualcosa di più da tutti. In certe situazioni si può fare meglio, ci sono delle problematiche da risolvere".

Sul fantasismo richiesto

"Le mie parole di ieri erano per spronare un po' la squadra che in questi due anni ha fatto sempre il massimo. "Penso che la squadra in questi due anni ha fatto il massimo, giocando bene e la nostra percezione era positiva alla fine dell’anno scorso. Ci aspettavamo per questo un inizio diverso, poi tante cose, ho sbagliato anch’io. Non è un inizio di stagione all’altezza di quelle che erano le aspettative. Finora non sono riuscito a dare quel qualcosa in più”.

Messaggio ai tifosi

"Per i tifosi è un dispiacere enorme, sono a Torino da due anni e mezzo e non sono riuscito a dare loro una gioia. É un momento in cui non mi sento compiuto. Parto con un’idea ma finora non sono riuscito, per i tifosi e tutto. Non sono riscuoti a dare come ci tenevo e come volevo”.

Su Temeze

“Ha fatto un’ottima gara, è un ragazzo d’oro. È quello che ci serviva anche a livello umano, sta facendo molto bene. Ho poca da dire…”.

Su Milinkovic-Savic

“Penso che primo tempo abbiamo fatto tutto quello che volevamo, avendo situazioni pericolo in cui potevamo fare meglio. Accusare questo o l’altro, ho visto una squadra scarica… No, ho visto una squadra fare bene ma poi abbiamo preso gol su due piazzati, rimane un risultato negativo. Questi ragazzi volevo spronarli in senso buono, non volevo si ponessero limiti. Quanto successo inquietante buste settimane andava in questa direzione. Hanno lottato”.

La Juventus

“Fisicamente è una squadra devastante, coi difensore e sulle fasce, in mezzo grande dinamismo. La Juve ha fatto gol su piazzato dove ha dominato fisicamente, è una squadra di Allegri che vuole vincere esaltando i pregi e nascondendo i difetti”.

Ripartire

“Ripartire più forte che mai, essere consapevoli delle cose positive e negative. Io sono il capo, sostenuto e io devo dare di più e meglio a questi ragazzi che mi hanno sempre dato tutto. Ai tifosi dico che c’è grande rammarico, non riesco a dare ed è una brutta roba. Penso alla prossima partita e al prossimo derby in cui cercheremo di batterli”.

Radonjic

“È un bravissimo ragazzo che ha alti e bassi come tutti sappiamo. Ci ha dato tanto in quest’inizio, vogliamo che sia sempre al top ma a volte non ci riesce. Io ho bisogno di tutti”.

Mancanza di reazione

“La Juve si chiude, muovi la palla da una parte all’altra. Hanno difensori fantastici che chiudono tutto, non ho visto ragazzi spenti e senza idee. Quando la Juve si chiude diventa dura fare gol, con nove giocatori dietro è dura passare.

L’anno scorso abbiamo chiudo con grandissima fiducia, vedevamo tante cose positive. In questo inizio l’abbiamo visto molto poco, volevamo che diventasse una squadra completa in fase di aggressione e possesso”.

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