Juventus, Allegri: "Partita complicata e difficile"

6 Ottobre 2023
- Di
Viola Meacci
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Massimiliano Allegri Juventus Torino conferenza stampa Serie A 2023-2024
Tempo di lettura: 4 minuti

CONFERENZA ALLEGRI JUVENTUS TORINO - Queste le parole di Massimiliano Allegri rilasciate alla vigilia della sfida di Serie A tra Juventus e Torino in conferenza stampa. 

Juventus Torino, la conferenza stampa di Allegri

“Non c’è da stravolgere niente, non ci sarà cambio di modulo, sono cose che si provano. Durante le partite o più avanti, viste le caratteristiche dei giocatori a disposizione, ci possono essere soluzioni diverse. Juric? Parlano, per la sua parte, i risultati che ha fatto e il fatto di aver fatto crescere molto i giocatori. Richiede molto alla squadra, poi giocarci contro è difficile. Al momento non ci sono partite da crocevia, sarà più avanti il crocevia. Non è stato un crocevia neanche il Sassuolo. 

L’attacco del Torino? Lo vedremo domani, già faccio fatica a fare la mia formazione figuriamoci quella del Torino faccio più fatica… Vedremo Juric quali giocatori ha scelto per giocare il derby. Domani è una stracittadina, molto importante per dare seguito davanti ai nostri tifosi ma anche una partita complicata e difficile. Bisogna fare una partita giusta sotto tutti i punti di vista, migliore rispetto a Bergamo sotto l’aspetto tecnico”. 

Le scelte di formazione

“Vlahovic e Chiesa non ci sono. Però la squadra sta bene. Yildiz è pronto per giocare, devo valutare domani la formazione, chi mettere in campo. A parte Chiesa e Vlahovic gli altri sono a disposizione, pronti per giocare questa partita, un derby, una stracittadina, che sarebbe un altro passetto importante per la classifica. Kean? Sta bene, domani giocherà. Milik+Kean? Questa può essere un’altra soluzione. Yildiz è pronto, è un trequarti/seconda punta rispetto a Miretti che è più trequartista”. 

Sul risultato delle controanalisi di Pogba

“Non lo sapevo, dispiace ma attendiamo poi l’esito del continuo. Dire ora non serve a niente, umanamente mi dispiace per Paul”.

Mancanza di gol dal centrocampo

“Abbiamo Kean, Milik, Yildiz, a metà campo abbiamo Rabiot che può fare gol, Fagioli e Miretti che inizieranno a fare gol soprattutto Fabio e poi i difensori che sulla palle inattive sono stati buoni attaccanti della porta. L’importante è fare una buona prestazione, dovrà essere all’altezza. Affronteremo un Torino arrabbiato, è un derby, poi le squadre di Juric sono forti fisicamente e ci sarà da battagliare”.

Sulla sfida con il Sassuolo

Assolutamente no, ci sono partite che possono essere giocatore in un modo, ci sono partite con avversari bravi. A Sassuolo sono stati fatti errori che possono capitare nell’arco dell’annata, ma abbiamo creato molto rispetto alla partita con l’Atalanta che era una partita diversa, fisica, avevamo delle defezioni. Potevamo fare meglio, ma è un cammino che si chiuderà il 26 maggio. L’importante è rimanere attaccati nelle prime 4 e piano piano cercare di migliorare l’aspetto del gioco, della fase difensiva, della gestione della partita, per arrivare ad una maturità nel giocare grandi sfide in modo diverso”.

Su Chiesa e Vlahovic

Siamo dispiaciuti per non averli a disposizione. Più giocatori abbiamo a disposizione e meglio è, poi stavano facendo molto bene, hanno segnato 8 gol in 2. Eravamo tutti contenti ma all’interno di un’annata succedono anche queste cose. Vlahovic ha questo mal di schiena e vedremo quando recupererà. Quando recupererà lo prenderemo in considerazione, speriamo il prima possibile perché ne abbiamo bisogno. Chiesa ha fatto risonanza, è negativa quindi non ha traumi muscolari, ma ha questo fastidio, anche stamattina, ed era un po’ preoccupato. Viene da un infortunio al ginocchio. Abbiamo parlato ed è giusto rimanere fuori. Quando si gioca una partita è giusto avere giocatori sani altrimenti l’allenatore va in confusione.

Salteranno anche la Nazionale? Questo non lo so, sappiamo che non sono disponibili per la partita di domani ma il problema Nazionale non è mio”. 

Nel derby si accetta il pareggio? 

“Neanche a Bergamo ci siamo accontentati di un punto, c’è stato un momento in cui potevamo fare gol nel primo tempo ma siamo stati poco convinti. L’Atalanta poi è una squadra forte, lo ha dimostrato anche ieri in Europa vincendo a Lisbona e non era facile. Abbiamo fatto una partita importante, abbiamo difeso bene e potevamo essere più cattivi in fase offensiva, ma domani sarà una partita completamente diversa. Ci sarà lo stadio pieno, il pubblico di dovrà dare una mano. Tutti insieme affrontiamo questo percorso per tornare a giocare la Champions l’anno prossimo. Domani è il derby e bisognerà essere tutti pronti mentalmente, fisicamente e tecnicamente. 

Partita diversa da parte nostra, giocheremo in casa in un derby, e faremo una prestazione diversa tecnicamente rispetto all’Atalanta perché abbiamo sbagliato molti passaggi, anche facili. Dovremo fare una partita migliore rispetto a Bergamo”. 

Infortuni

“Aspetta aspetta aspetta. Catena ci vuole calma. Alex Sandro solo, Chiesa l’ho spiegato prima forse bisogna tornare a scuola a imparare l’italiano. Forse non mi capite: o io parlo male italiano o lei non capisce. Se no mi fate arrabbiare… Vi sto dicendo che Chiesa dalla risonanza non ha niente, stamani ha dolore, se io vedo un giocatore preoccupato non lo faccio giocare. L’unico è Alex Sandro, catene non ce n’è, catene solo della bicicletta. Neanche Kean, quello è un colpo vecchio. Io sono calmo e tranquillo però diciamo… In una stagione senza coppe se uno è infortunato gioca un altro. In 10 andiamo in campo”.

Ancora su Chiesa

“Federico ha fatto una risonanza che è negativa. Il dolore persiste e giustamente, parlando con Federico e non l’ho visto tranquillo, ho preso la decisione io di lasciarlo fuori. Viene da un anno in cui si è rotto il crociato e l’ho visto preoccupato. Anche se la risonanza è negativa, se lui ha dolore magari non c’è niente, può essere un’infiammazione tendinea, ma per far giocare uno una partita che aveva un dolore muscolare e dalla risonanza non aveva niente, poi ha giocato ed è stato fuori un mese e mezzo. I dottori lo sanno, io voglio giocare sani, perché i giocatori mezzi e mezzi non li voglio. Dispiace non avere Chiesa e Vlahovic ma abbiamo Kean, Milik e Yildiz che sono giocatori importanti. Domani con grande entusiasmo e serenità giocheremo questo derby. A me non piace parlare di chi non c’è, i giocatori che non ci sono non possono giocare».

Il vivaio bianconero

“Non è una sensazione, alla Juventus vivai e non vivai punti sempre a vincere perché sei sotto pressione sempre ed è questo il bello di lavorare alla Juve. Poi c’è il lato positivo, detto questo noi dobbiamo guardare al presente, a questo campionato, ossia entrare in Champions senza mettere limiti alla Provvidenza. Domenica a Bergamo nella lista di 22 giocatori avevamo 10 giocatori che viaggiavano tra il 2000 e il 2005. Merito di chi ha lavorato nel settore giovanile, per chi è qui da 8 anni e chi è stato poi preso poi a 12/13/14. Tutto merito loro che han lavorato bene e continuano a lavorare bene: è importante anche per il futuro, per mischiare un po’ le carte. Per abbassare i costi, portare su i giocatori del settore giovanile è importante perché sono giocatori che ti rimangono”.

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